Fantasy Eydor
Nomi fantasy
I nomi sono importanti per calarsi nella storia, ma quello che fa di solito l'autore alle prime armi è metterli a caso (l'ho fatto anch'io...). In realtà si può fare di meglio e usare i nomi per comunicare diversi elementi della storia.
La prima cosa, la più semplice, è usare il nome per comunicare un aspetto del personaggio, per aiutare a visualizzarlo e per dargli tono.
Oscuran è un nome da persona legata alle tenebre, non per forza malvagio, mentre Axiominasis Tufuldur fa pensare a un personaggio dal carattere complesso, magari addirittura complessato.
Si può perfino aggiungere un soprannome per sottolinare questo aspetto. Come Bill lametta o Bazz il deicida.
La stessa cosa si può usare per il nome di un'ambientazione, di una regione, un oggetto o qualsiasi altra cosa.
La città della Luce, o al contrario Notturnia, oppure il pugnale dell'inverno. Insomma, sono nomi che si spiegano da soli.
Lady of Pain della città di Sigil, la città delle porte.
Nomi che si spiegano da soli. Pure troppo.
Fin qua è facile.
Passiamo alla seconda fase e vediamo come i gruppi di nomi possono essere usati per arricchire le ambientazioni.
Molti si saranno infatti accorti che in Francia usano nomi diversi che da noi... e pure in Germania. Anche in Spa...
Testimonial arguto |
dr Jack, ti credi simpatico? |
Un nome azteco si riconosce facilmente da un nome arabo. Sia di città che di persona.
Quando riesci a creare un sistema di nomi solido il pubblico familiarizzerà molto più facilmente con l'ambientazione e calerà di più nella storia.
Quando sentirà un certo tipo di nome (che ne so, Huyzilantupec) saprà di trovarsi davanti un Azteco, magari un Maia, ma comunque un personaggio dell'america centrale.
Attenzione ai nomi complessi |
Se vuoi creare un nome per un gioco dal vivo, o un gioco parlato in generale, potrebbe essere meglio usare un nome pronunciabile. Se ad esempio chiami la città elementale Sdrummzaggantad, può darsi che i tuoi giocatori iniziano a usare dei soprannomi come "quella città dei cosi che bruciano" o simili. E mentre alcuni soprannomi sono utili per calare nell'ambientazione, altri sono come un pugno in un occhio. Se proprio vuoi usare un nome astruso ti consiglio di manipolare i giocatori, dandogli in pasto un soprannome ufficiale facile da ricordare. Queste regole chiaramente non si applicano alle parodie. O se si vuole inserire un po' di comicità alla storia. |
Usare sistematicamente questi nomi aiuta a creare un'ancora! E le ancore sono utilissime per evocare le emozioni del pubblico, più le usi, più faranno effetto e ogni tipo di nome porterà con sé le emozioni volute.
Non appena avrai radicato questa "ancora" potrai usarla anche come elemento per presentare parti della storia.
Ad esempio se un personaggio nella città della Luce viene cacciato da un assassino di nome Huyzilantupec il pubblico inizierà a pensare che magari la nazione Azteca, o qualche forza legata agli Aztechi, abbia interessi in ballo.
Si faranno delle domande, e farsi domande e sempre utile per aumentare la suspense.
Lo stesso vale per le città. Se chiami un quartiere con una lingua straniera puoi sottolineare il fatto che il quartiere in questione fa parte della civiltà che li aveva preceduti, o magari è un luogo dove si ritrova un gruppo di un altro paese.
Da wikipedia: Il nome [Manhattan] è una storpiatura della parola Mannahatta che in lingua unami significa isola con molte colline.
I tipi di nome da usare sono tanti, quelli inglesi, o la storpiatura di quelli inglesi vanno molto di moda. Forse vanno ancora più di moda nomi presi dal nulla, ma non farti troppi problemi. L'importante è usare in maniera logica un tipo di nome, non importa quale.
Ecco, se usi un tipo di nome usato da popoli esistenti (o esistiti) tieni presente che affronterai delle ancore preesistenti, dovrai quindi fare i conti con gli stereotipi della cultura comune.
Se chiami un personaggio Gazzella Seduta o Nuvola Arrabbiata qualcuno potrebbe immaginarsi un pelle rossa con arco, frecce e penne in testa.
Molto spesso nei fantasy si usano nomi legati a stereotipi nati da Tolkien, come nomi per elfi (Elrond), nani (Gimli) o i Nazgul.
Altrimenti si possono usare nomi di popoli antichi come latini (Sempronius) o ellenici (Alexandros, Leonida).
Ed esistono un sacco di alternative già esistenti, come nomi angelici (Qualnquenome-asiel) o lucertoloidi (Shishaes-entantelatreessse-stiks).
Tali, che controlla il proprio nome sul suo Ipad.
Non se lo ricordava e non sapeva come si scriveva.
My name is Tali. Tali'Zorah nar Rayya.
Tali'Zorah nar Rayya
Giusto per prendere spunto o per familiarizzare con le varie possibilità puoi andare nella sezione di Seventh Sanctum dedicata ai nomi.
L'importante è decidere quale tipologia di nome usare e gestirli in maniera sistemativa in modo da migliorare la storia e approfondire l'approfondire l'ambientazione.
Quali sono i tuoi nomi preferiti nei fantasy? E quali quelli che invece proprio non puoi sopportare?
MindscrambleCreare una trama per una spy story o per un giallo può essere una sfida. Quando mischiamo tutti gli indizi corriamo un sacco di rischi: rendere la storia incongruente, troppo facile da risolvere o troppo incomprensibile. Questa teoria si basa su concetti presentati dal gioco di ruolo Gumshoe applicati alla creazione di storie e mischiati ad altre tecniche che ho già introdotto in articoli precedenti. Conosci già l'effetto vedo/non vedo (teoria spogliarellista)? E' molto semplice, non appena diamo in pasto alla mente umana un input incompleto la mente lo elabora e completa l'immagine, o l'evento. Se ad esempio vediamo un uomo con in mano una pistola e un cadavere a terra con un foro di proiettile nella fronte facciamo due più due. Ma rendiamo le cose più complesse. L'evento: rappresenta ciò che è successo. Ad esempio: Se analizziamo tutti i dettagli l'evento è semplice, no? Togliamone qualcuno e vediamo cosa succede. Non abbiamo visto Kirk, ma arriviamo subito dopo attirati dagli spari. Vediamo un cadavere con un colpo in testa e McCoy con la magnum fumante (e si di laser proprio non ce n'erano). Ouch. La situazione potrebbe essere fraintesa. E cosa fa la mente umana? Una mente paranoica (tipica del pubblico spyfantasy, che attualmente conta una trentina di persone) penserebbe: diavolo, Kirk ha ammazzato Spok e ha mollato McCoy per incastrarlo. Una mente razionale, se non avesse tempo per indagare, invece farebbe un'altra cosa. Esaminerebbe tutti gli eventi precedenti e proverebbe a collegarli. Un investigatore sano di mente proverebbe comunque ad ascoltare McCoy; ma prima di tutto,se possibile, lo farebbe arrestare. Se McCoy finisce in prigione Kirk (il vero assassino) sarebbe libero di manipolare le prove. Considerando che è il capo dell'Enterprise, non sarebbe un grosso problema: basterebbe anche solo scambiare le due magnum.
Per rendere la storia avvicincente sarà meglio utilizzare il più possibile la tecnica del mindscramble. Mostrare elementi idonei a evocare fraintendimenti. Sempre rimanendo sull'assassinio di Spok. Mettiamo che stiano per procedere a verificare se la pallottola corrisponda alla pistola. Il caso si può infittire all'infinito. Ma la sola sparizione della magnum, o lo scambio della magnum con un'altra pistola, potrebbe riaprire le indagini. Magari non quelle ufficiali visto che Kirk, capitano della nave, potrebbe facilmente deviarle, affermando che McCoy avesse un complice; per poi chiudere il caso con la corte marziale in direttissima. In conclusione schematizzo la tecnica (lo sapete ormai, sono un amante degli schemi).
Puoi anche decidere di creare una storia dalla parte del criminale, invece che da quella dell'investigatore. Anzi, direi che va molto di moda mischiare le due cose. Due esempi sono le serie TV "The Shield" (dove si fanno entrambe le cose, cioè criminale e investigatore) e "Dexter" (idem investigatore e criminale). Tutte le storie in realtà possiedono un po' di mindscramble, visto che è da questo che si genera la suspense; ma gialli e spystory, in teoria, dovrebbero averne di più. Se sei un esperto di indagini mi interessa sentire la tua personale opinione, riguardo a come le prove possano essere deperite, contraffatte o modificate in qualsiasi altro modo. Per gli altri invece, conosci qualche storia con un intreccio del genere? Una storia con più livelli di verità (o, se preferisci, più livelli di menzogna). Se ci pensi ora quale ti viene in mente? Mostri per tutti i gustiStai giocando a D&D e ti sei già inventato un triliardo di razze di goblin differenti? Hai già letto tutta la lista di wikipedia e ritieni che quei mostri siano già stati visti? I fratelli Winchester hanno già ucciso il mostro che volevi usare per la tua storia?
Aiaiaiai. E' l'ora di rivolgersi
Recensione breve: Pro: ottimo per prendere ispirazione, anche solo per le immagini. E' ora di far festaCi sono momenti che non si dimenticano mai. Non so se hai presente un giorno della tua vita dove stavi davvero bene e ti è rimasto particolarmente impresso. Ora, l'idea è quella: ogni genere di ambientazione ha anche lei Quello che seguirà sarà un approfondimento di questo articolo riguardante popoli e usanze di un'ambientazione. Forse hai letto questo commento e i seguenti riguardanti la festa Beltane, e sono sicuro che conosci già un gran numero di celebrazioni. Ognuna di essere ha un motivo di esistere: questo motivo definisce il senso della festa e, di solito, è anche correlato con il tipo di celebrazione. La prima cosa da decidere è chi partecipa alla festa. Infatti, non esiste nessuna festa celebrata da tutti in tutto il mondo. A festeggiare di solito sono gruppi. E ogni gruppo è definito da un legame. Non è necessario che siano tutti insieme in quel momento, ad esempio un padre può festeggiare il compleanno di suo figlio anche quando è lontano da lui. Ma, sì, volendo puoi anche creare una festa riconosciuta da una sola persona in tutto l'universo. E' l'intento che conta.
Chi Legami di patto sociale: gli Stati hanno feste nazionali, ma anche regioni e Comuni ne hanno. Si può anche andare oltre alla nazione e riconoscere feste celebrate da intere comunità di Stati. Legami delle armi: i militari hanno le loro feste. Legami di territorio: come uno o più popoli che abitano sullo stesso territorio. Legami di interesse materiale: un gruppo legato da passioni comuni. L'interesse può essere ad esempio il desiderio di potere politico o il danaro. Legami di interesse emotivo: ed esistono anche altri tipi di gruppi creati solo per soddisfare l'esigenza di "non sentirsi soli". Legami d'apprendistato: apprendere insieme fa diventare un gruppo. Più o meno unito, ma sempre di gruppo si tratta. Legami professionali: le professioni legano gli individui. Legami di gioco: sport e competizioni ludiche creano spesso legami. Legami di fede: soprattutto le religioni celebrano molte feste. Ma anche movimenti filosofici o politici ricadono in questa categoria. Legami di sangue: famiglia e clan hanno le proprie ricorrenze personali. Oltre al "chi", al gruppo, esiste anche un perché. Perché (e quando) Nascita e morte di individui o di un gruppi: nascite e morti vengono celebrate. Di solito ciclicamente. Spesso vengono ricordati gruppi o persone per ragioni "positive" come sovrani ed eroi, ma possono esistere anche commemorazioni di personaggi negativi, come tiranni o traditori. Commemorare un evento: eventi positivi come una vittoria, un matrimonio, l'unione di una nazione, oppure un lutto legato a eventi drammatici come malattie o disastri. Il passaggio del tempo: capodanno è noto, ma si festeggiano anche solstizi ed equinozi, per non parlare del primo giorno di primavera e quant'altro. Avvenimenti speciali: possono esistere eventi ciclici degni di commemorazione. Come le maree. Ma vanno benissimo anche eventi soprannaturali, come la festa del demone pippone. Dove ogni anno appare un demone che inizia a scorrazzare nudo per la città. Richiesta: a volte la festa serve a esprimere una richiesta, come un buon raccolto o la pioggia. Festeggiare un valore: alcuni valori, come la vita, la famiglia, l'amore, e anche la competizione o il ricordo dei defunti, hanno un giorno dedicato, esattamente come San Valentino o Halloween
In realtà spesso i motivi si mischiano tra loro. Il primo giorno di primavera potrebbe infatti essere anche dedicato agli innamorati. Oppure un individuo può venire ricordato per un evento particolare della sua vita e non per la data di nascita o morte. Come (e dove) I tipi di celebrazioni sono molti, possono anche essere diversi in base al gruppo che festeggia. Il capodanno in una famiglia religiosa potrebbe venire festeggiato a pane ed acqua, mentre la stessa festa potrebbe essere festeggiata dai militari con fiumi di bevande alcoliche. Riuscire a elencare tutti i modi di festeggiare è un po' difficile. Considera che possono essere eventi pubblici o privati, per non dire anche segreti. Alcune società, soprattutto quelle perseguitate, si nascondono per effettuare i loro riti. In modo da non essere riconosciuti. Provo a elencarne alcuni: Parate: sì, ci sono parate con soldati e carri armati, ma l'importante non sono le forze armate. L'importante è dare sfoggio di un valore. Infatti anche una sfilata di modelle o carri con persone travestite ricadono in questo genere. La parata sfoggia un particolare valore come la forza militare, ma anche la bellezza, l'eleganza o la stravaganza. Tornei: le sfide hanno sempre attratto molte persone. E i tipi di sfida possono essere molteplici. Ritrovi: a volte basta questo. Una festa per ritrovarsi tutti insieme. Stimolare sensazioni: alcool, musica, balli, droga e sesso. Solito pacchetto. Portare le sensazioni all'estremo. Ma può anche essere una cosa minore come guardare un film o partecipare a una mostra. Rimembranze: ricordare i momenti passati. Rituali: durante questi rituali Anche le modalità, come il resto, si possono mischiare. Ad esempio un rituale può essere effettuato anche assumendo sostanze che evocano sensazioni come vari tipi di droga. Non dimenticare che parliamo di fantasy. E' sempre utile trovare un modo per aggiungere alla festa un pizzico di magia! Adesso. Che ne pensi? Ti viene in mente qualche altro elemento. Se me lo dici lo aggiungo con piacere! Per saperne di più 20 Strange Days and Festivals (eng): una lista di festival e giorni speciali da celebrare nei mondi fantasy. Credits Jule_Berlin: autore dell'immagine con i fuochi d'artificio è proprietario del rispettivo copyright. Licenza Creative Commons Attribution. Tags:
Scontri, che passioneIl pubblico della fiction è attratto dai conflitti nelle storie. Videogame, serie tv, libri, film, fumetti manga... tutte le storie hanno conflitti. Per avere dei conflitti servono antagonisti. Io stesso nelle analisi, e soprattutto nei casi studio, faccio scontrare più personaggi perché credo che in questo modo le informazioni rimarranno più in mente. Eppure, pare che non sia solo il pubblico della fiction ad apprezzare i conflitti e gli antagonisti. La prova: un conflitto RAP.
Se vai su questo canale di youtube puoi trovare altri scontri da cui prendere ispirazione. Intanto Buona Pasqua! |