Fantasy Eydor
Viaggio dell'eroe. Fase 3. Conclusioni...
Dopo tanti spoilers siamo riusciti infine ad arrivare all’ultima parte del Viaggio dell'eroe (Hero’s Journey). Quindi prima di descriverti le ultime fasi mi sembra opportuno fare delle precisazioni:
Questo schema di plot NON è obbligatorio. Ognuna delle sue fasi può essere utile, ma non necessaria.
Certo, molte storie di successo hanno preso spunto da questo schema, eccone alcuni esempi:
- Guerre Stellari
- Matrix
- Il mago di Oz
- Alice nel Paese delle meraviglie
- Il re leone
Ma non tutte le storie di successo hanno utilizzato ognuna delle 12 fasi. Soprattutto se vuoi utilizzare queste strutture per un serial TV o un serie a fumetti sarà più difficile usare questo schema in maniera lineare (c’è lo stesso gente che lo fa, come ad esempio la serie TV My name is Earl).
Non solo, a volte alcune storie hanno preso solo alcuni spunti dal Viaggio dell'eroe, creando qualcosa di nuovo.
Al Mualim, personaggio di Assassin's Creed, all'inzio... [Spoiler!]
Il viaggio dell'eroe è sicuramente uno schema molto utile e pieno di spunti, ma devi lavorarci su per evitare i cliché.
Ma visto che siamo alla fine non ti faccio attendere oltre: eccoti la...
TERZA PARTE: il ritorno
I) La strada di casaDopo tutto il casino, è ora di tornare a casa e mettere a posto le cose. A questo punto l’eroe si rende conto che non è finita: deve ancora risolvere i problemi che hanno dato inizio alla storia. Così ritorna a casa, portando con sé le lezioni che ha appreso.
Nota: Vogler afferma che in alcune storie l’eroe si ferma a questo punto e non torna al mondo ordinario, o altre volte invece di tornare va oltre, allontanandosi ancora di più dal Mondo ordinario.
Anche nel re leone, il giovane Simba... [Spoiler!]
II) Resurrezione (terza soglia).
Probabilmente questa è la fase più complessa.
L’eroe si trova di fronte a una situazione di vita o di morte (spesso una copia dell’Ordalia). Ma la differenza è che questa volta qualcosa dentro di lui muore definitivamente... e l’eroe ritorna al mondo trasformato.
Uno storyliner a questo punto deve fare sentire al suo pubblico un’emozione specifica: il pubblico deve vivere un momento di morte e rinascita.
III) Elisir:
Giunti alla conclusione della storia, l’eroe possiede quel qualcosa in più che ha guadagnato durante il viaggio. Dopo essere sopravvissuto a tutti gli ostacoli e dopo aver affrontato un’esperienza di morte ritorna nel luogo dove è iniziato tutto, o forse continua il suo viaggio. La cosa certa è che ora il personaggio è una persona diversa e ha portato con sé qualcosa da condividere (come la Creative Commons :p) o un potere che gli permette di risanare la terra.
Alla fine di Mass Effect... [Spoiler!]
Un po' di fantascienza fa sempre bene alla salute... e questo è il videogame con la storyline migliore tra quelli del genere fantascientifico.
Un’ultima cosa. Ho parlato di esperienza di morte e di scontri con degli ostacoli. Non è necessario che questi ostacoli siano fisici, possono essere anche psicologici.
Come può essere la sfida psicologica di una moglie che deve abbandonare il marito perché la tradisce ma di cui è ancora innamorata.
In questo caso l’episodio di morte e resurrezione potrebbe essere lei che scopre di non essere più innamorata. La morte di quel sentimento le permetterà così di rinascere. Senza dover (per forza) ammazzare nessuno.
Pensa a Titanic (film molto dibattuto): alla fine Rose (Kate Winsleth) rimane in vita, ma è rinata diventando una persona completamente diversa.
Testimonial grande osservatore |
L’unica cosa certa di Titanic è che se le due vedette non si fossero distratte guardando Leonardo e Kate la nave sarebbe riuscita a evitare l’iceberg! |
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Viaggio dell'eroe. Fase 1: si parte.
Viaggio dell'eroe. Fase 2: è ora di cambiare.
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Per saperne di più:
Monomyth (english): descritto da wikipedia.
Christopher Vogler: descritto da wikipedia.
Il viaggio dell'eroe, di Christopher Vogler. Disponibile su libreria universitaria.
Viaggio dell'eroe. Fase 2: è ora di cambiare.Prima di passare alla seconda parte voglio approfondire le idee su cui si basa lo schema di Vogler e questa struttura di plot. Proverò a paragonare la prima parte del viaggio dell'eroe “
RICALCO = Riproduzione degli schemi al fine di creare Rapport In pratica la prima fase descritta da Vogler (la Partenza) tende a richiamare uno o più elementi che ognuno di noi potrebbe aver vissuto o stare vivendo, in modo da farci pensare: Sì… è proprio così che funziona. La vita reale è proprio come questa. In questo modo entriamo in rapport con la storia. Prendiamo l’esempio di Wanted. In questo modo lo spettatore SIMPATIZZA con il protagonista e si sente partecipe: entra nella storia. Proviamo a prendere un altro esempio per vedere se vale lo stesso ragionamento. Per ora abbiamo parlato di scene che rispiecchiano l'ambiente, piene di situazioni che riflettono la vita reale. Ma per aumentare l'impatto, si potrebbe ricalcare anche l’ambizione.
C’è anche chi punta a utilizzare personaggi con obiettivi poco chiari. Avete presente Twilight? [Spoiler! Twilight. Clicca per visualizzarlo]Twilight ha avuto un grande successo in quanto a vendite. Ma io vi suggerisco lo stesso di non prenderlo come esempio. Come ho già detto, vi consiglio di creare un protagonista con delle passioni: una persona che trascina la storia. Non uno che si fa trasportare come peso morto.
Bene, questo fase (iniziazione) mostra al pubblico la routine per poi spezzarla. GUIDA = condurre allo stato d'animo desiderato Quando uno storyliner riesce a ricalcarci per bene allora può guidare più facilmente le nostre emozioni, noi inconsciamente gli diamo corda. E’ come se gli dicessimo: d’accordo, fino a qui mi hai convinto. Adesso mi fido di te, finché continuerò a leggerti trascurerò la realtà e entrerò nel mondo che mi stai offrendo. Ora ascolterò la tua storia. Se uno storyliner ti fa entrare in un personaggio, be’… il suo lavoro lo sta facendo bene. E ora possiamo passare alla seconda parte. SECONDA PARTE: Iniziazione A) Le sfide, gli amici e nemici. A questo punto siamo arrivati al centro della storia. E’ ora di presentare gli amici e i nemici del protagonista bisogna presentarglieli, oltre a mostrare COSA sanno fare. Se ti dico Team Seven e le sue prime missioni ti viene in mente qualcosa?
A questo punto l’eroe si trova di fronte a un luogo molto pericoloso, e si ferma un istante a prepararsi prima di accedere a questo luogo (fisico o simbolico). Se avete letto i Mangiatori di Morte di Micheal Crichton avrete presente il momento in cui... [Spoiler!]C) L’Ordalia. A questo punto il protagonista deve affrontare la prova più difficile. Spesso la sorte gli volta le spalle e si trova in una situazione QUASI senza uscita dove deve mettere a frutto tutte le sue abilità. D) Ricompensa. Finalmente l’eroe ha superato la prova, dimostrando di aver imparato qualcosa e festeggia la sua vittoria. La vittoria non è completa e a volte i festeggiamenti sono brevi, ma l’unica cosa importante è che il protagonista ha dimostrato di saper utilizzare i suoi nuovi poteri e ha ottenuto qualcosa. Guerre stellari, quarto episodio (il primo uscito). [Spoiler!]Il nostro amico Lucas ha studiato a fondo il viaggio dell'eroe e i lavori di Campbell (su cui si è poi rifatto lo schema di Vogler). Articoli correlati: Credits: piliko: autore della foto mirroring on park bench è proprietario del rispettivo copyright. L'opera in questo articolo è stata utilizzata con il suo consenso. Tags:
Viaggio dell'eroe. Fase 1: si parte.E tu dove lo manderesti un eroe? Ehi, non essere volgare!
Monomyth, o viaggio dell’eroe, è una forma tipica di plot, o trama se preferite questo termine.
Ok. Ecco la struttura: Semplice no? :p Jospeh Campbell elaborò per primo questa teoria dopo aver studiato le storie e i miti del passato: a lui dobbiamo il titolo Monomyth.
Oh be’, Mosé, Buddha e Cristo. Con questo non voglio dire che il vangelo è un libro fantasy (e preciso che zeitgeist non centra), ma secondo Campbell anche il vangelo segue il modello del Monomyth.
PRIMA PARTE: la partenza 1) Presentazione del mondo ordinario:Lo storyliner presenta il mondo dove vive il protagonista; tendenzialmente un posto noioso e pieno di routine oppure un ambiente ostile. Questo mondo ordinario blocca il protagonista e non gli permette di sviluppare la sua potenzialità. Starship Troopers, Fanteria dello spazio è un libro di Robert A. Heinlein. Questa storia inizia con Juan Rico (il protagonista) che sta diventando adulto... [Spoiler!]2) Richiamo dell’avventura. A questo punto salta fuori un messaggero, un elemento che definisce la missione del protagonista e lo spinge a darsi una mossa.
3) Il Rifiuto. Già, perché ogni eroe che si rispetti non può accettare subito, deve menarsela un po’. 4) Il mentore. Presto o tardi arriverà qualcuno per rappresentare questa figura paterna. In questa fase della storia il protagonista non sa ancora muoversi con le sue gambe, quindi il mentore lo aiuterà nella sua crescita. Ehi, chi è quest’uomo?
La prima cosa che fa il mentore è spingere l’eroe a uscire dalla sua ‘zona di comfort’. 5) Superare il confine (la prima soglia). Arrivati a questo punto il protagonista, volente o (molto più spesso) nolente, affronta la sfida e supera il primo confine, uscendo dal mondo a lui noto. A volte nei film questa scena viene divisa in Decisione -> Azione -> Conseguenze. Sapete chi è Louise? Sì. L’amica di Thelma. Be', arrivati a un certo punto della storia... [Spoiler!]Accade tutto nel primo minuto (anche questo video è uno spoiler di Thelma e Louise) Thelma: “Maledizione Louise. Mi hai fatto superare la prima soglia… ci tocca andare alla seconda parte.” Articoli correlati: Se vuoi saperne di più: Credits: Tags:
Intervista: GamberettaBlog: Gamberi Fantasy. Blog di Silvia (dedicato al romanzo S.Q.M.) Fan Club di Gamberetta su Facebook. dr Jack: Una domanda facile per iniziare. Gamberi Fantasy è nato per offrire opinioni sincere sul genere fantasy. Ormai è diventato un punto di riferimento richiamato su forum e blog in tutto il web. Vi aspettavate di ottenere un successo del genere? Gamberetta: Non ci ho mai pensato più di tanto. Mi fa piacere che molta gente mi segua – se il blog non lo leggesse nessuno sarebbe inutile –, ma finisce lì. dr Jack: Ho notato che le persone d'accordo con le tue recensioni sono moltissime. Però ultimamente sono nati siti che emulano il tuo stile, talvolta non dimostrandosi all'altezza. Cosa ne pensi di questo fenomeno? dr Jack: dieci anni fa le recensioni indipendenti (non sovvenzionate) erano praticamente sconosciute. Oggi chiunque può dire la sua e i social network amplificano moltissimo tale effetto. Secondo te questa libertà d'opinione gioverà all'editoria?
Gamberetta: Magari tra molti anni. Per ora l’influenza delle recensioni (non solo online) sull’editoria è zero. E non ci sono motivi per supporre che nell’immediato futuro cambi qualcosa. dr Jack: Internet ha anche altre conseguenze come il file sharing. La condivisione di libri, film e videogame migliorerà o peggiorerà la qualità dei prodotti? dr Jack: Se dovessi scegliere tra creare una storia per un videogame, scrivere un libro o preparare la sceneggiatura di un film quale sceglieresti? dr Jack: Ho letto che ti è piaciuto Zeno Clash. Secondo te quanto è importante la storia in un videogame? dr Jack: Se non sbaglio ultimamente stai lavorando su due progetti: un romanzo di guerra in fase di ideazione/ricerca e un romanzo intitolato "S.M.Q." che stai pubblicando a puntate sul blog di Silvia. Qual è per te la parte più impegnativa nello scrivere un libro? dr Jack: Quando presenti le tue opere lasci sempre ampio spazio alle opinioni altrui. Quanto ritieni importanti le critiche per migliorare quello che scrivi? dr Jack: Oggigiorno, con gli e-book, un romanzo può evolversi molto velocemente. Si può correggere e ricorreggere, pubblicando sempre nuove edizioni; per non parlare di una possibile fase beta come per i videogame. Questo avrà qualche effetto sui romanzi in generale? dr Jack: In passato per vendere comprare una pubblicità in televisione. Oggi i metodi sono diversi e alcuni poco leciti: ad esempio molti abusano dello spam. Esistono metodi leciti per far conoscere la propria opera oppure è un lavoro sporco da lasciare agli uomini del marketing? dr Jack: "Writing is a tough business, and survival can get rocky -- persistence is more important than talent." (Holly Lisle). Sei d'accordo con questa affermazione? dr Jack: Va bene, siamo alla fine. Metti caso che diventi famosa e guadagni 1.000.000.000.000 euro. Qual è la prima cosa che faresti per festeggiare il tuo successo? dr Jack: Grazie per le risposte. So che sei impegnata, e apprezzo molto il tempo che hai dedicato a questa intervista. Tags:
Cinque modi per far ricordare un personaggioTi sei mai chiesto come rendere unico un personaggio? Hai mai voluto creare un protagonista che rimanga impresso nella mente? Non è facile, ma potresti usare un marker per semplificarti le cose. I marker sono molto utili per aumentare la risonanza del tuo personaggio. Il concetto è lo stesso che ha usato Pavlov nei suoi esperimenti per ancorare un elemento a una reazione emotiva. Hai mai visto qualcuno con una cicatrice a forma di saetta sulla fronte? Se hai letto il libro (o visto il film) basta mostrare questo dettaglio per ricordarsi di Harry Potter. In pratica basta inventare un marker (legandolo a un personaggio) e ogni volta che lo riproporrai creerai una reazione automatica molto utile: aumenterai l'impatto del personaggio ed eviterai di dover rispiegare o ridescrivere tutto. Marker = Elemento distintivo rispetto al resto del cast Tieni solo presente che sarebbe meglio fondere il marker alla storia principale. Infine, se un marker individuale non ti basta, puoi anche creare marker di gruppo. Ora che abbiamo visto gli elementi di base possiamo passare a dare un'occhiata alle cinque tipologie di marker. 1 Marker fisico: I più semplici da ideare e utilizzare sono le ‘stranezze’ fisiche. Avere un braccio solo, una gamba di legno, un terzo occhio, i capelli viola o qualsiasi altra modifica renderà il personaggio facilmente identificabile. 2 Marker soprannome: Usando un soprannome si riesce a dare qualcosa di speciale al personaggio. Alla fine solo le persone che si notano possono ottenere un soprannome conosciuto. Spesso il soprannome si lega a uno degli altri marker e lo sottolinea. Come ad esempio il pirata Barbanera. 3 Marker equipaggiamento: Un altro segno distintivo può essere una parte unica dell’equipaggiamento. Questo tipo di marker può diventare un elemento importante della storia, infatti se vuoi procedere in questo senso puoi rendere il marker funzionale e necessario alla storyline. Questo guanto non si limita a richiamare il personaggio, è anche un elemento portante della storyline. E non solo, potrebbe aiutare perfino ad approfondire il background del personaggio (Dov’è che il principe lo ha preso? Come mai ci è affezionato?). 4 Marker abilità: Il personaggio potrebbe essere l’unico essere umano in grado di scagliare insulti risonanti™. Un’abilità che permetterebbe di riconoscerlo in mezzo alla folla. Un altro marker di questo tipo è il modo di parlare. Puoi proporre un personaggio sgrammaticato o uno che ha l’abitudine di continuare a ripetere Eureka!
Eppure… l’hobbit che parla milanese piace sempre.
5 Marker manierismo: L’ultimo tipo di marker che voglio mostrarti è il manierismo. Questo marker si compone di due parti: un evento che lo fa scaturire e una reazione di comportamento. Sono gli atteggiamenti tipici del personaggio. Ad esempio potresti usare Coltan: l’elfo che si mangia le unghie ogni volta che lo obbligano a stuprare un'orchessa vergine. In questo modo quando il lettore vedrà un elfo mangiarsi le unghie penserà:
Vogliamo vedere un personaggio che trabocca di marker? Eccolo qua: Geralt ha capelli e carnagione diversa dal normale, viene chiamato con il soprannome di Lupo Bianco (legato all'aspetto fisico e al carattere solitario). I suoi occhi gli permettono di vedere al buio grazie alle pupille verticali come quelle di un gatto. Indossa un amuleto magico, simbolo d'appartenenza ai Witcher, e possiede una spada d’argento creata appositamente per uccidere i mostri. Ha un modo di combattere personale tipico da Witcher.
Vuoi metterti alla prova? Allora trova al risposta a questa domanda: c'è un altro marker evidente sul principe di Persia, qual è e di che genere è questo marker? Articoli correlati: Le immagini presenti su questo articolo sono protette da copyright. La loro riproduzione è stata ritenuta "fair use" ai sensi della legge sul copyright degli Stati Uniti. Per accedere agli originali clicca sull'immagine, se vuoi copiarle bada prima che l'utilizzo che vuoi farne corrisponda al "fair use". Tags:
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