Fantasy Eydor
Razze fantasy: in 5 elementi
Le razze fantastiche forse non sono uno degli elementi caratterizzanti del genere, ma sono comunque molto richieste. Ne sono state create così tante che è difficile inventarne di nuove o individuare quella giusta tra quelle già esistenti.
In questo articolo proverò a mostrare quali sono gli elementi delle razze da sviluppare.
Partiamo dalla tua esperienza.
Quante volte sei incappato in una razza fantastica? Magari da giovane ti appassionavano quei dannati elfi, o i draghi. O forse spulciavi tutte le espansioni di D&D per trovare la razza più POWA la razza che ti intrigava di più.
Addirittura, se hai mai provato a inventare nuove razze, puoi perfino offrire qualche consiglio dalla tua esperienza.
Nel web c'è abbondanza di razze fantasy, anche solo controllando wikipedia. Tra l'altro le fonti non sono sempre lineari, ad esempio alcuni vampiri hanno problemi con l'aglio, altri no.
Razze giocanti |
Nei giochi di ruolo (sia P&P che videogame) il giocatore può voler interpretare una razza alternativa all'umano. Più opzioni si offrono, più il giocatore dovrebbe sentirsi "libero di scegliere". In un P&P sono d'accordo a offrire tutte queste opzioni, molti giocatori tra l'altro partono a sviluppare il personaggio partendo dalla "razza": è un elemento molto caratterizzante di un personaggio, e offrire ai giocatori possibilità di personalizzare il personaggio è un obiettivo ammirevole. In un video game non sono certo sia una scelta saggia. Sviluppare 3 razze equilibrate e ben caratterizzate sia a livello di regole che a livello di background è un lavoro dispendioso, ma può valerne la pena. Svilupparne 15 magari no. Uscirebbero troppo sbilanciate o troppo male. Se poi disponi di un buget infinito o se riesci a risolvere questo problema di dispendiosità allora va bene. Ma ci starei attento, esistono molte cose da fare e il tempo/budget che hai potrebbe essere usato anche in altri modi. Domanda: Qual è il numero giusto di razze da offrire? Risposta: Non saprei. Ma se arrivi a 5 sono diventate molte. Fai attenzione a superare questo numero. Al contrario, le razze NON giocanti possono essere di più, anzi è meglio che siano varie in modo da offrire al giocatore più situazioni differenti. |
Nella tua storia dovrai tenere in considerazione tutti gli elementi caratterizzanti la razza e renderli congruenti. Inserisco prima le caratteristiche e poi il luogo d'origine perché trovo più naturale prima immaginare la razza e poi decidere da dove viene, ma se ti trovi meglio partendo da altri elementi fa come credi. La creatività funziona spesso in modo originale in base a ogni mente umana.
1 - Caratteristiche
- Descrizione fisica
Facile no? Prova a immaginare la razza che vai creando e basati in particolare sugli elementi fisici che vuoi sviluppare. Se vuoi creare una razza rettiloide dovrebbe avere le scaglie.
Cerca di rendere queste descrizioni il più chiaro possibile, perché questi elementi saranno indispensabili per il pubblico (o per i graphic designer) che dovrà visualizzare questa razza.
- Nome della razza
Si possono usare o variare nomi di razze già esistenti. Oppure si possono usare anche termini di lingue straniere. Puoi anche inventare termini nuovi. Sarebbe meglio se il nome comunichi qualcosa della razza o richiami i suoi elementi base. Ad esempio gli "artigliati".
- Vantaggi e svantaggi
Una razza ha delle caratteristiche basate sul modo in cui si è evoluta. L'evoluzione si basa sul metodo di sopravvivenza, che a sua volta dipende molto dal territorio abitato. Tutto questo sarà da tenere conto per sviluppare i pro e i contro della razza. Una razza marina potrebbe viaggiare molto facilmente nell'acqua salata, ma avrebbe problemi nell'acqua dolce. Una razza di montagna potrebbe avere problemi a bassa altitudine e una razza sotterranea potrebbe non sopportare la luce intensa, o essere perfino del tutto cieca.
- Attitudini
A causa di usanze centenarie, ma anche a causa di predisposizioni naturali, alcune razze potrebbero aver sviluppato determinate attitudini, come l'amore per la magia, per la natura o un'indole aggressiva o pigra. Questo potrebbe essere dovuto al semplice sviluppo di determinati ormoni o altre caratteristiche fisiche.
- Lato fantastico della razza
Ricorda che la razza dovrebbe possedere dei caratteri tipici del genere di storia che stai scrivendo. Per riuscire a gestire questo elemento fantastico basta usare le leggi del bolognium.
In particolare è molto utile legare la razza all'ambientazione, in modo che si evidenzino reciprocamente. Se ad esempio nella tua storia c'è una zona di nulla potresti creare i "camminatori dell'ombra", una razza che vive in questa zona particolare.
- Differenzia
Se crei più razze cerca di sottolineare le loro differenze in modo che ciascuna sottolinei le caratteristiche dell'altra razza (tipo elfi chiari / elfi scuri di forgotten realms). Tra l'altro evita di creare razze troppo simili. Meglio crearne una ben definita che tre fotocopie con differenze minori (tipo nani delle montagne / nani delle colline di dragonlance).
* Equilibrala!
Se stai creando una razza utilizzabile in un gioco di ruolo allora sarà utile anche equilibrla con le altre, onde evitare razze troppo deboli o troppo potenti.
2 - Nascita e storia
A) Nascita e crescita: Evoluzione!
Questa è la parola d'ordine quando stai sviluppando una razza. Gestire tutto in base alla possibile evoluzione della stessa. Valutare come mai e che cosa la ha fatta diventare quello che è. Tutto si basa sull'evoluzione in base all'ambiente dove vive la razza. (Vedi anche punto 3)
B) Nascita e basta: lo vuole Iddio
Se l'evoluzione non ti piace come parola d'ordine esiste sempre la possibilità di usare una divinità per creare la razza. E' un deus ex machina che mette a rischio la congruenza della storia, ma si può fare.
C) Nascita: Vengo da fuori
Siamo in un fantasy. La razza che crei può arrivare da un altro piano di esistenza. In questo caso la razza avrà caratteristiche basate sul vecchio luogo d'origine, e potrebbe non adattarsi bene alla nuova ambientazione. O potrebbe squilibrare l'habitat come hanno fatto i conigli in Oceania.
D) Background
Anche se corta la razza possiederà una storia, persone importanti ed eventi importanti. Magari questa razza avrà anche dei metodi per tramandare leggende riguardo al proprio passato.
Alcuni background tipici:
-> Gli utlimi rimasti: una razza quasi estinta (per cause naturali o perché se ne sta andando), o perfino gli ultimi di una razza scomparsa millenni fa.
-> I nuovi arrivati: la razza è appena nata, ma già si fa sentire.
-> Ritorno a casa: la razza se n'era andata, ma ora torna a casa.
-> Disastro magico: ecco, lo sapevo che non dovevo mettere il liquido giallo con quello blu. Adesso ho aperto un varco tra i mondi.
-> Sorpresa!: eravamo sempre qua, ma non ci hai mai visto!
E) Presentazione
Lo inserisco giusto come postilla. Ricorda che se inserisci una razza fantastica nella storia dovrai fare in modo di presentarla al pubblico per fargliela digerire. Più questa razza è nuova (nel senso: mai vista dal pubblico) più bisognerà farci attenzione e mostrarla più nel dettaglio.
3 - Relazioni con l'ambiente circostante
Le razze non vivono in un mondo a sé stante, ma sviluppano relazioni e alleanze con il resto del mondo.
A) Relazioni tra razze
Due razze possono iniziare guerre o diventare alleati, intrattenere scambi commerciali, o scambiare tecnologie. Possono essere amici da lungo tempo, o da poco. Possono guardarsi con sospetto o anche cercare di ignorarsi.
B) Relazioni razze e animali
Gli esseri umani hanno sviluppato particolari relazioni con gli animali (no, non quelle relazioni, depravato!). Animali da guardia, animali da macello, da corsa, da guerra, da caccia, da compagnia. Esistono centinaia di esempi.
Allo stesso modo le razze fantastiche avranno dei legami con gli animali, goblin cavalcalupi e orchi cavalca cinghiale sono un must in Warhammer.
C) Relazioni con la natura
Ripari naturali dalle intemperie, o difese naturali da altri pericoli. Ma non ci si limita a questo, la natura può essere coltivata, usata come elemento estetico o perfino sfruttata per abbronzarsi. La natura ha un effetto diretto sulla razza. Alcuni affermano che occidentali o orientali sono diversi perché la natura offriva loro un diverso cibo, grano per gli uni, riso per gli altri. Ma anche il clima, gelido o caldo ha creato notevoli particolarità.
Allo stesso modo la natura dovrebbe influire sulla razza fantastica.
4 - Tipi di razza
Alcune razze possono avere subito mutazioni genetiche, e possono esistere anche delle sottorazze. In questo caso bisogna considerare in che modo sono legate al ceppo principale.A) Razze, ceppo principale
Da qui parte tutto. La razza base è quella che accomuna le altre derivate.
B) Sottorazza
Incroci o evoluzioni particolari possono far nascere sottorazze. Alcune di queste potrebbero essere accettate e allevate all'interno della razza principale, altre sono aborrite o ignorate. Un luogo molto comune è il farle diventare nemici giurati della razza principale, come i drow, gli elfi scuri.
C) Razza derivata
In alcuni casi la razza non si sviluppa naturalmente, ma a causa di un processo magico, soprannaturale o anche alchemico/scientifico.
In questi casi ha luogo la nascita di una razza derivata, spesso sterile, o comunque non in grado di perpetuarsi tramite sesso sfrenato metodi naturali. Alcuni esempi sono i mutanti, i mul di dark sun, o le razze di non morti.
5 - Differenza tra razza e mostri
In generale le discriminanti che differenziano mostri e razze sono 2.
A) Le razze sono composte da esseri senzienti, in grado di fare ragionamenti quantomeno basilari. Non è necessario che siano perfettamente sviluppate o abbiano civiltà avanzata, basta che possiedano le basi per il ragionamento e non siano solamente mosse dall'istinto.
B) Popolose. Una razza per essere una razza deve essere composta da un adeguato numero di individui. Se il numero di appartenenti è limitato, sono più esseri mostruosi che una razza.
La popolosità della razza non deve necessariamente essere attuale, una razza può anche essere stata popolosa in passato. I pochi sopravvissuti, per quanto numericamente limitati, rimangono una razza più che un mostro (poi dipende da caso a caso).
Questo non toglie che, se ti può essere utile, puoi applicare alcune tecniche per creare un mostro per definire una razza.
Complimenti. Hai finito l'articolo!
Ora magari hai nuovi spunti e idee da condividere, o ulteriori consigli su come sviluppare una razza.
Puoi condividerli con noi se ti va.
Se vuoi saperne di più
Un generatore di nomi per razze su Seventh Sanctum. [English]
The perfect ten best non-traditional mmo fantasy races: 10 esempi di razza non comuni, usati negli MMO.
Credits
Beloved-Creature: autore dell'immagine Nevermore è proprietario del rispettivo copyright. Licenza Creative Commons Attribution NonCommercial NoDerivative.
Sarah Kerrigan ha vinto.Con qualche secolo di ritardo annuncio che Sarah Kerrigan esce vincitrice dallo scontro con Saren Arterius. Qua trovate l'articolo dello scontro. Risultato finale Sarah Kerrigan: 9,5 - Saren Arterius: 8,5 E ora un tributo a Kerrigan!
History of ItisEcco la storia.
Enjoy. L'evoluzione del fantasy, oggiUltimamente partecipo ad alcune discussioni riguardanti il fantasy, e leggo articoli che vogliono analizzare le correnti fantasy attuali. Questo articolo vuole essere più discorsivo rispetto al solito e sarà solo un'analisi personale di quello che sta accadendo. Il primo argomento di cui ho sentito parlare è legato alle seguenti ipotesi: Il fantasy sta finendo? O sta diminuendo? Ogni tanto lo sento dire. In pratica qualcuno afferma che il fantasy ha avuto la sua ondata di successo, come è capitato in passato per la fantascienza che ha avuto la sua epoca d'oro ai tempi della generazione precedente alla nostra (alla mia almeno, tra i lettori di Eydor c'è di sicuro gente più giovane ;)).
L'apice del successo fantasy è stata durante l'uscita della trilogia sul Signore degli Anelli, rapidamente affiancato dalla mega-saga di Harry Potter. In Italia... forse. Ma con tutte le schifezze che sono state messe in giro dalle nostre amate case editrici ci credo che il fantasy non abbia avuto successo. E molti continuano a ritenerlo roba da bambini. E' un fardello che dobbiamo portarci appresso. Ma nel mondo dire che sta avvenendo l'opposto. Il fantasy sta crescendo. Il fantasy classico rimane tuttora di moda. Basta guardare quanti videogiochi escono ogni anno, e basta anche considerare che continuano a uscire nuovi libri fantasy. Certo, per ogni 10 nuove storie 8 o 9 sono complete schifezze, ma c'è sempre qualcosa che si salva ogni volta. Aggiungiamo che il fantasy sta ormai sconfinando in altri generi. E ormai si è radicato nella cultura popolare. Guardiamo le serie TV.
Game of Thrones è ormai un successo i hype, ha raccolto l'approvazione di una buona fetta di pubblico. E tra l'altro è iniziata anni e anni dopo la pubblicazione del primo libro. Se vogliamo uscire dal fantasy classico possiamo addirittura notare un notevole numero di altre storie. Cosa vogliamo dire di The secret Circle? In pratica è la versione fantasy di Melrose Place (NDdrJack su se stesso: te lo dice uno che non ha mai visto Melrose Place :p). Supernatural e True Blood sono altre due serie da nominare. A proposito. Voglio fare una confessione imbarazzante. Finora non ho mai apprezzato molto la serie True Blood. Nel senso che la guardavo ma non è mai stata tra le mie preferite. Eppure la quarta serie mi è piaciuta. Anche la fantascienza a dire il vero sta tornando un po' in auge, ma devo ammettere che per ora rimane nei videogame, e magari nei libri di Alastair Reynolds. Li ho sentito nominare da Felicia Day, ma non li ho letti, quindi se qualcuno sa dirmi se valgono la pena li faccio salire nella mia lista di lettura. Le serie TV famose sono quelle passate di Battlestar Galactica, Star Trek e Stargate, quelle più recenti come Caprica non hanno avuto lo stesso successo. Il fantasy non si sta limitando a crescere, diventa anche più maturo. Ho letto un articolo dove si diceva che l'11 settembre ha cambiato la visione ingenua che avevano i fan del fantasy. Il titolo dell'articolo, tradotto, è: la guerra al terrore ci ha portati al Trono di Spade e a Joe Abercrombie? In pratica gli amanti del fantasy prima all'attentato alle torri gemelle dell'11 settembre amavano il fantasy epico e idilliaco con elfi e spade canterine, mentre adesso vogliamo arti amputati e tradimenti. Parliamone... il libro Game of thrones è uscito nel 1996. Cinque anni prima. La mia opinione è la seguente: Il pubblico in generale si sta svegliando, e si rende conto che la realtà è densa di porcherie e gente che segue i propri interessi. E il "bene epico" è irrealistico, poco credibile, e non affascina più come una volta.
Sono molto meglio le storie di Abercrombie, e di Sapkowski, dove il bene non esiste. Il tipico buono ormai appare ipocrita. Anche lui avrà degli interessi difficili da difendere, no? Si troverà pure in situazioni in cui deve scontentare qualcuno.
Hai un'opinione diversa? O magari sei d'accordo, su qualcosa, o su tutto. Credits deligaris: autore dell'immagine The Book of Beacon è proprietario del rispettivo copyright. Licenza Creative Commons Attribution NonCommercial NoDerivative. I Nizariti (quelli di Assassin's Creed!)Disclaimer: ho verificato i libri di cui fornisco i titoli, ma non sempre riesco a controllare le fonti segnalate perché spesso non sono disponibili. Se qualcuno ne sa di più mi piacerebbe avere qualche link ai documenti storici. Pochi riconoscono il nome dei Nizariti, anche se forse qualcuno potrebbe averlo riconosciuto dato che si lega a una nota serie di videogame. La Setta degli Assassini era un ordine, o una setta se preferisci, militante che abbracciava la corrente Islamica della dottrina Ismaelita. Le notizie sopravvissute alla distruzione della loro fortezza, Alamut, sono poche; tra l'altro si mischiano alle leggende trasmesse dai loro sostenitori e alle voci propagandate dai loro nemici. Questo rende più impegnativo riuscire a distinguere la verità. Ma ci proviamo lo stesso. Verità e leggende
In parole povere, questo è quello che diceva la propaganda occidentale: la parola "assassino" deriva dalla parola hashashin, cioè utilizzatore di hashish. Questi adepti assassini erano addestrati a introdursi in diversi ambienti sociali e diventare "cellule dormienti" fino a che non arrivava l'ordine di uccidere. Questa teoria è stata la più seguita per molto tempo. Ma visto che è la più conosciuta la trascurerò e ne offrirò un'altra presentata da Bernard Lewis. L'hashish serviva davvero? Voglio essere chiaro, e aggiungere la mia. Lamentarsi delle droghe degli altri è solo propaganda. Anche Wikipedia propone una tesi diversa.
In poche parole, il termine Assassino non deriva dalla parola Hashishin (ossia utilizzatore di hashish), ma dalla parola Asasiyun, cioè, "colui che ha fede in Asās", che significa fondamento della fede. Un sacco di gente si è fatta ammazzare (o sacrificata, parola usata se la persona in questione fa parte della propria fazione) per fede. Il martirio è una qualità riconosciuta dalle religioni. Quindi possiamo darlo per accertato: esistono convinzioni per cui gli esseri umani sono pronti a morire.
Cosa si diceva di loro Barbarossa li nominava Heyssessini. Da quanto affermava vivevano in un castello su una montagna, e i contadini dei dintorni portavano bambini al signore del posto. Questi accoglieva i pargoli e li isolava dal resto del mondo, provvedendo a insegnargli le lingue e addestrarli, mentre li indottrinava. Perfino il Saladino sembrava rispettarli. Durante l'assedio ad Azaz, il 22 maggio del 1176, un Nizarita era riuscito a colpire Saladino, senza ferirlo gravemente. Dopo l'evento Saladino iniziò a dormire in una speciale torre di legno e permetteva di avvicinarsi solo alle persone che conosceva. Come sono nati In questo castello nacque la setta dei Nizariti. Scopo Chiamavano la loro missione da'wa. Appartenenti - gradi Predicatori Agenti * Altri libri affermano che esistesse un'unica gerarchia e che i Fidāʾīs fossero un grado più basso dei predicatori. La dottrina Hasan e i suoi seguaci riuscirono a trasformare i desideri confusi, le convinzioni, e la rabbia repressa della gente scontenta. Creando da questo un'organizzazione la cui coesione, disciplina e violenza mirata, non ha simili nella storia precedente o successiva (cit. Bernard Lewis). Questo è quanto afferma Lewis. In realtà sull'argomento ho trovato altre informazioni nel libro Secret Societies di Arkon Daraul. E' un libro piacevole, ma ho il timore che sia pieno di pettegolezzi, visto che segnala davvero poche fonti. Dirò di più. La gran parte mi sembrano palesi cazzate, tanto che ero in dubbio se riportarle o meno. Le elenco solo perché alcune mi sembrano simili al motto usato in Assassin Creed "Nulla è reale, tutto è lecito", e perché tanto stiamo parlando di fantasy, quindi magari qualcuno può trovare fonte d'ispirazione. Le classi degli Assassini erano divise in gruppi di studio unisex, maschi o femmine, che si chiamavano Assemblee della Saggezza. Gli studenti dovevano passare attraverso 9 gradi di iniziazione. (I nomi dei gradi li ho introdotti io per organizzarli in maniera più chiara).
Metodi strategici L'assassinio esisteva già da molto tempo e altri lo avevano giustificato, ritualizzato e perfezionato prima di loro. La differenza sta nel fatto che gli Assassini furono i primi a utilizzarlo come strumento politico per manipolare le persone. Il metodo per raggiungere i loro scopi era molto semplice: il terrore e la rappresaglia. Tutte le loro tecniche, tutte le loro azioni, venivano usate per trasmettere un messaggio di terrore. Spesso gli assassini minacciavano di assassinio i governanti musulmani o cristiani, al fine di estorcere una tassa. Allo stesso tempo per un periodo gli assassini pagarono un tributo agli Ospitalieri che invece non si facevano intimorire. Questo metodo funzionava molto bene contro stati centralizzati, dove figure di spicco detenevano gran parte del potere grazie alla lealtà verso una persona, come gli stati islamici del tempo. Al contrario il terrore aveva meno rilievo contro strutture organizzate, basate su gerarchie più solide e lealtà verso l'istituzione, come i Cavalieri Ospitalieri. Il messaggio - Il pugnale Gli Assassini non usavano mai frecce, dardi o veleno. Neanche quando questi mezzi avrebbero potuto rendere la situazione più favorevole o sicura. L'arma che preferivano era il pugnale. La pugnalata aveva un significato: "possiamo arrivare così vicino da pugnalarti, potremmo essere chiunque. Non puoi fidarti di nessuno". Il messaggio - siamo pronti a morire Basso mantenimento
Metodi tattici Siamo abituati a vedere Ezio Auditore che sale sui tetti, trova la vittima e le salta in testa. Ma sono azioni troppo rischiose nella realtà: attirano l'attenzione, e per questo è facile fermarle con operazioni di polizia.
I metodi ce li racconta Re Filippo VI di Francia. Il documento è: Brocardus, Directorium ad passaggium faciendum, in RHC, E, Documnts arménians, ii, Paris 1906, 496-7 (nota riportara da Lewis nel libro The Assassins).
I Fidāʾīs venivano addestrati in vari mestieri e secondo differenti usanze, così da potersi mischiare a qualsiasi popolazione. 1) Fede (chi vuole la chiami fanatismo, è la stessa cosa usata come offesa): rimanere sotto copertura per lungo tempo senza avere dubbi ed essere disposti a ottenere la fiducia di una persona per ucciderla non è semplice. Questo per me è l'elemento più importante. Le parole d'ordine Questo potrebbe essere un altro pettegolezzo, lo riporto per completezza. Da'is: "da dove provieni?" Un'azione tipica 1 - L'evento 2 - La rappresaglia L'azione più famosa L'evento che segue è confuso, non tutti gli storici concordano. Data: 28 aprile 1192. Che fine hanno fatto Il potere degli assassini finì dopo, o durante l'invasione dei Mongoli. Il Sultano Mammelucco Egiziano, Baybars riuscì a ottenere grandi vittorie contro i Mongoli e allontanò i Franchi e gli Ospitalieri.
Gli Assassini a questo punto non dovevano più il tributo che pagavano agli Ospitalieri e lo offrirono a Baybars. Questi però non apprezzava l'indipendenza degli Ismaeliti e quindi assediò e occupò le loro fortezze. Alcuni fonti libri sostengono che gli Ismaeliti fossero fuggiti verso Est, e che, dopo anni, ricrearono la loro setta in India: i Thug. ...e alla fine vissero tutti nell'oscurità e nel mistero. Fine. Armi e battaglie hanno un che di rassicurante. Puoi misurarle, guardarle, riprodurle... oggigiorno si può perfino valutare scientificamente qual è il grado di penetrazione di una freccia, un proiettile o una cannonata. Ma anche in passato si poteva provare e riprovare l'efficienza di una lama o altre armi, usando un semplice manichino. La psiche umana è più complessa, o meglio più ignota. Perfino oggigiorno su questa si possono solo usare teorie e opinioni: gli elementi che abbiamo attualmente non ci permettono di sperimentare scientificamente ogni cosa. Eppure Hasan-i Sabbah era riuscito a sfruttarla già nell'undicesimo secolo. Le armi più potenti che aveva fornito ai suoi soldati non erano di metallo, non erano montate a cavallo e non usavano la polvere da sparo. |