Fantasy Eydor

Molte persone pensano che creare l'inizio di una storia sia una grande sfida. E riuscire a inventare un buon inizio è davvero importante.
Ma ho una notizia per te: la fine lo è ancora di più! Ed è una sfida addirittura più complessa.

Il finale è una della parti che verrà ricordate di più dal pubblico: una scelta sbagliata può lasciarli con l'amaro in bocca anche dopo una storia coinvolgente, mentre un buon finale può salvare una storia fiacca, ed è necessario un ottimo finale per le storie migliori.

Ma prima di proseguire voglio consigliarti di leggere (se non l'hai già fatto) le teorie della suspense, perché sono concetti legati alla conclusione.

E non è l'unico concetto "propedeutico" ai finali.

La tensione dev'essere all'apice appena prima della conclusione, quindi è utile controllare che gli eventi della storia abbiano violato il più possibile l'equilibrio dello status quo, prima di arrivare alla conclusione.

La conclusione otterrà tutta l'attenzione possibile del lettore, ed è quindi utile scegliere accuratamente le parole (rivedi anche le regole dello Show Don't Tell), e decidere una scena con la giusta risonanza. Insomma per un finale bisogna stare attenti a tutte le regole presentate finora.

Domande propedeutiche:
Ho già inserito tutto il conflitto che potevo?
Posso far soffrire ancora di più un personaggio prima di arrivare alla fine?

Paragoniamo la fine a un cazzotto! Dobbiamo colpire il pubblico, il più forte possibile. Dobbiamo sapere dove colpire e come colpire.
Ma dobbiamo anche caricare il colpo (conflitto), metterci in posizione stabile (rispettare la premise) e fare leva con la spalla per usare tutto il corpo (suspense)!

Come si fa?

Ti ricordi la suspense? Avevo consigliato di mantenerla per tutta la storia e continuare ad aumentarla, be' la conclusione deve rispedirla a zero. Scaricarla definitivamente.

Dopo aver caricato tutta la suspense e la tensione che possiamo, dopo aver portato il conflitto ai massimi livelli possibili, se ci siamo riusciti, be' allora siamo pronti a colpire!

Tieni presente che la fine giusta deve stendere il pubblico. Stordirlo completamente!

Io ti amo, caro pubblico. E' per questo che ti tiro un cazzotto!

E' anche questione di ritmo. Il colpo finale deve arrivare al momento giusto dopo una serie di altri colpi. Come le barzellette. Sai benissimo che una buona barzelletta dipende tutta dal ritmo.

Se provi a spostare la frase "qualcuno ci ha rubato la tenda" noterai che la barzelletta perderà effetto.

La fine rappresenta una liberazione, la risoluzione del conflitto. Mentre in tutta la storia l'equilibrio dev'essere messo a dura prova, la conclusione riporta tutto in armonia.

Esistono degli elementi da rispettare e coltivare in ogni finale:

Fair play!
Il pubblico è un arbitro estremamente severo. Se cerchi di fregarlo con il colpo finale la pagherai! Per questo le regole della congruenza sono ancora più rigide alla fine: non puoi permetterti neanche il più piccolo deus ex machina, e dovrai anche evitare di inserire qualsiasi elemento nuovo. Dovrai cavartela con quello che hai già creato durante la storia.
La fine deve scorrere con naturalezza!

Surprise! La potenza del colpo.
La conclusione dev'essere indimenticabile. E cosa c'è di meglio di un bel colpo di scena inaspettato? Riuscire a sorprendere il pubblico, mantenendo la congruenza, alla fine della storia è una sfida notevole. Ma riuscire in questo intento ripagherà gli sforzi.
Sorprendi il pubblico con un finale indimenticabile.

Senso di completezza! 
Siamo alla fine. Non devi solo stendere il lettore. Devi anche ricordarti di chiudere tutto (se il cazzotto era davvero forte lui è svenuto, non ti aiuterà :p).
Il conflitto deve terminare (probabilmente con un vincitore, ne riparliamo dopo), le domande devono trovare una risposta, i filoni di suspense devono chiudersi. La premise deve trovare una soluzione.
Second Threads: se hai lasciato aperto troppi filoni potrebbe servire un epilogo dove chiuderli. Che ne so puoi mostrare un ultimo dialogo tra la principessa e il porcaio dove si litigano (giusto per dare un po' di conflitto), lanciandosi frecciatine, e ogni frecciatina spiega un elemento della vicenda rimasto irrisolto.

Finali:
Il protagonista vince. Il finale positivo è molto comune nel fantasy, gestirlo è più semplice e non è per forza peggio del finale negativo.
Il protagonista perde. Ciao ciao protagonista. Hai perso! Ci hai provato dai, hai fatto tutto quello che potevi, ma l'antagonista è stato meglio. Sarà per le prossima... o sei morto? Va be'. Si sa che le storie fittizie sono pericolose per i personaggi, anche quelli principali.
Pareggio: Già.

Testimonial sconvolto.

Che cazzo è il pareggio?!? E i rigori?

Lo metto per completezza, ne parlano nel libro "Plot & Structure" di James Scott Bell. Tornando a noi.
Pareggio: magari entrambe le forze in guerra hanno subito troppe perdite e sono costrette a ritirarsi senza un vincitore, o cose simili. In realtà è un finale molto complesso che non offre grandi vantaggi. Viene usato di più nella literary fiction (o così dice il libro plot, io mica leggo la literary). Personalmente la scimmia a tre teste consiglia di evitare pareggi.
* Sotto-Finale aperto: la vittoria o la sconfitta possono non essere totali. Anzi potrebbe essere ideale causare delle gravi perdite a entrambe le parti. Magari i buoni hanno riconquistato il paese, ma hanno dovuto sacrificare il loro re e tutta la dinastia. O forse il tiranno ha vinto, ma i buoni sono riusciti a ottenere un decreto legge a loro favore.

In una gara di maialini non si pareggia mai!

Dunque abbiamo il nostro finale. Entrambe la parti hanno sofferto e abbiamo scelto chi far vincere. E adesso?

Non abbiamo finito. Voglio devo ancora mostrarti le mosse speciali!

Eccole.

Scelta.
Anche i personaggi hanno una funzione nelle conclusioni. Ricordate che un personaggio deve avere delle passioni ed essere sempre in movimento verso un obiettivo o in fuga da qualcosa.
Nella conclusione questa caratteristica dev'essere sottolineata. I finali più indimenticabili sono quelli dove il protagonista effettua una scelta importante e definitiva.

Sacrificio.
Il sacrificio fa scaturire un'emozione profonda in noi esseri umani. Quando un protagonista sacrifica qualcosa di sé stesso per raggiungere uno scopo lo stimiamo ancora di più. Un sacrificio aumenta l'importanza di quello che si ottiene. Offre uno scambio che dà valore alla conquista.
Il sacrificio non deve per forza essere fisico, ma può essere anche psicologico, come spiegato nell'articolo "falli soffrire".

Il finale sembra molto un ripasso di tutti gli argomenti, ma è esattamente quello.

Il finale è il condensato dell'arte della fiction. 

Pugni e finali!

Un esercizio:
Ho già detto che il finale è importante? :p
Per questo è meglio stimolare la creatività il più possibile. Non scegliere subito il primo finale che ti viene in mente. Prova prima a inventarne una decina, chiedi alla tua musa di darti altri consigli. Prenditi un pomeriggio per pensarci e scrivi una lista di dieci finali possibili.
E alla fine scegli il migliore.

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