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Bolognium e credenze


Il bolognium è una parte importante di ogni storia fantasy, per questo è meglio approfondire l'argomento e chiarire una questione di cui ho parlato proprio ultimamente con i miei vecchi compagni di D&D.

Voglio quindi precisare una questione specifica sul bolognium.
In questo articolo avevo suggerito di collegare l'elemento nuovo e originale a concetti conosciuti e accettati.

Oggi aggiungo anche che questi elementi di collegamento NON devono per forza essere veri. Devono solo essere ACCETTATI dal pubblico.

Convinzione batte verità

Vi faccio un esempio e chiamo in causa niente di meno che Jules Verne!

Nel 1865 Jules ha scritto un libro intitolato "Dalla Terra alla Luna" dove un gruppo di intrepidi astronauti vengono sparati da un cannone.
Esatto: sparati da un cannone.
Era un romanzo di fantascienza e per questo il suo pubblico richiedeva regole scientifiche per rendere plausibili gli eventi della storia.

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Un'illustrazione dall'edizione del 1872. Se fosse uscito al giorno d'oggi molti lettori avrebbero alzato le sopracciglia.

Già, perché oggi sappiamo che per andare sulla luna serve la tecnologia usata per i razzi e non quella dei cannoni.
Come mai Jules invece ha fatto questa scelta che oggi riterremo errata?

Ecco un paio di date (tratte da Art of Game Design).

Razzi:

1812 -> I razzi creati da William Congreve avevano le seguenti proprietà: 16,5 centimetri e mezzo di diametro per 19 chili. 3200 metri di gittata.
1840 -> I razzi creati da William Hale avevano dimensioni simili a quelli di Congreve. Stessa gittata, erano solo un po' più accurati.

Cannoni:

1855 -> il cannone di Dahlgren sparava proiettili da 45 chilogrammi a quasi 5 chilometri di gittata
1860 -> la columbiade di Rodman sparava proiettili da 450 chilogrammi a quasi 10 chilometri di gittata

Quindi Verne aveva ipotizzato che per raggiungere la luna sarebbe stato meglio usare un cannone. Per un uomo dei suoi tempi (che non fosse uno scienziato) era una teoria più credibile dell'altra.

Con questo voglio dire che ciò a cui crede il pubblico è più importante di ciò che è fisicamente accurato. Bisogna comunque partire da una base di conoscenze e fare ricerche per sviluppare un elemento della storia in fase di creazione.
Siamo nel 2010. E il pubblico è molto più aggiornato, le informazioni circolano in fretta. Quando vuoi inventare una storia è opportuno studiare il pubblico e la scienza, giusto per avere le idee chiare.
E non solo, sarebbe anche il caso di scoprire se puoi insegnare qualcosa.

Insegnamento batte convinzione

Molti lettori fantasy, fino al decennio scorso, credevano che per usare un arco lungo ci fosse bisogno di agilità e riflessi.
Questo era originato dalle regole di D&D che per molti erano più importanti della realtà. E in D&D il bonus al tiro per colpire con l'arco viene fornito dalla destrezza.
Questo ha generato errori plateali, soprattutto in molti scrittori italiani che hanno armato le loro eroine supergnocche di archi lunghi. Be', ormai tutti sanno che per usare un arco da guerra è necessario un uomo dal peso di almeno 82 chilogrammi.

Gunslinger -Two Shots- by ~Nekomancerz
In futuro l'arco verrà meno usato?

E chissà quante altre cose si possono imparare dalla fiction. Se riesci a scoprire qualcosa che possa interessare al pubblico e lo mostri in una storie te ne saremo grati.

Ma stai attento a non sforare. Se ti trovi costretto a decidere tra intrattenimento e insegnamento allora scegli il primo. Uno storyliner crea fiction e NON manuali d'istruzioni.

INTRATTENIMENTO batte insegnamento

yeahstar
Il divertimento è inesauribile, la serietà no.
Jean Paul Richter

Informazioni e conoscenze devono essere al tuo servizio e non vale il contrario.

Esempio:
Coltan annusò per l'ultima volta il libro in pergamenta appoggiato sul tavolo, quindi lo chiuse di scatto. Il titolo s'intravide per un istante prima di venire coperto da una nuve di polvere: Dinamica elfica applicata.
Il volto dell'elfo si chinò a destra, l'orecchio appuntito diretto verso l'entrata. "Il Salvatore di qui, il Salvatore di là. Una religione dalle idee aperte... sehh..."
Mani dalla pelle chiara si appoggiarono a ginocchia coperte da pantaloni in camoscio; Coltan si alzò, avvicinandosi all'uscita.
Armature in scaglie di goblin sodomizzato coprivano (ben poco a dire il vero) la pelle scura di dieci corpi sinuosi. Questi corpi appartenevano a una decina di elfe dai volti stravolti dall'ira. Questi volti disponevano di dieci paia d'occhi rossi, tutti fissati su Coltan.
"Dannato elfo della luce, ti insegneremo a rispettare R.A. Salv... cioè, voglio dire Lloth" L'elfa che aveva parlato agitò una frusta verso il cielo.
"Non potete battermi, ho dalla mia parte il potere della Conoscenza!" Coltan
sfoderò la spada. "So esattamente quanti Joule imprimere nella mia lama per oltrepassare le... vostre corazze... da... zoccole."
Coltan rimase a fissare i seni ballonzolanti, ipnotizzato. Si riprese solo quando sentì le spade che venivano estratte di fronte a lui. L'elfo stropicciò le palpebre: contò dieci spade e dieci fruste.
"Tutte ambidestre? Andiamo... non è credib..." Le parole di Coltan furono interrotte dallo sferzare di una frusta. L'elfo rotolò a terra e sollevò la spada in posizione di guardia.
"Credevi di poterti infiltrare in un'orgia di elfi scuri senza essere riconosciuto?"
"Veramente mi ero infiltrato. Fino a che non ho fatto quella battuta su Peter Parker."
Le drow si fissarono tra loro.
"Hai mancato di rispetto al ragno! Devi pagare!" disse una drow. Le altre avanzarono, attaccando da tutti i lati.
Coltan menò un fendente a destra. Il filo della sua lama si scontrò contro quello dell'arma nemica. Poi un fendente a sinistra. Una capriola. Una finta. Una controfinta. Una parata.
Una scivolata. Un dribbling. Un cartellino giallo. Due multe. Un tuffo carpiato. Un ornitorinko zoppo impagliato. E per finire un pollo di gomma con una carrucola in mezzo.
Le drow indietreggiarono, con il respiro corto. Gli occhi di Coltan si puntarono sui petti che continuavano ad alzarsi e abbassarsi. Sudati.
Concentrazione. L'elfo stava usando una sola arma quindi aveva una mano libera: decise di approfittarne.
Coltan scartò di lato e palpeggiò il sedere della drow che aveva parlato. Affondò le dita, apprezzando la morbidezza delle carni.
La proprietaria della natica violata rimase immobile per una frazione di secondo, come indecisa. Si rese conto delle espressioni delle compagne, quindi balzò indietro scandalizzata.
L'elfo ne approfittò per avanzare e superare quella barriera di corpi. Piegò il ginocchio per caricare la gamba, fece un rapido calcolo considerando il peso della spada. Avrebbe dovuto fare leva con la spalla per conferire alla lama un moto curvilineo perfetto, fissando come tangente il collo della drow. Asse. Potenza. Controllo. Calcoli che un elfo come lui poteva fare in un decimo di secondo. Colton ci riuscì in 0.097689 secondi.
Perfetto.
Il corpo sgozzato dell'elfa cadde emettendo un rumore di 32 decibel e causando una vibrazione percepibile solo da animali con uno senso meccanorecettore molto sensibile.
Coltan si girò verso le altre. "Ho fatto fuori il vostro capo. Vi arrendete?"
"Per essere più precisi hai appena ucciso l'unica eterossessuale del gruppo. Voleva tenerti in vita..."
"Oh."
Le altre avanzarono. Ma non potevano nulla contro di lui e la fisica applicata.
Coltan intercettò le lame. Una volta, un'altra volta.
"Presto sentirai la mia spada" disse Coltan dopo aver deciso il prossimo bersaglio.
"Prima dovresti smetterla di agitarla come un piumino" rispose questa.
La spada di Coltan si scontrò contro l'arma avversaria. La lama dell'elfo si spezzò, schizzando per aria e andando a conficcarsi nel terreno poco lontano.
Le risate delle sacerdotesse coprirono l'imbarazzato silenzio di Coltan.
"Per parare i colpi devi usare il piatto della spada, non lo sapevi?" disse una elfa.
Coltan si voltò verso il cadavere.
"Un attimo, non è come pensate. E' stato un elfo scuro con due scimitarre a suggerirmi di dire quelle cose... aah. No. Aspetta. Si chiama, Drizzon. Voglio dire Drizzin. Ahia. Ferma con quella frusta... ahh. Ehi, no... cosa vuoi fare con quel bastone di frassino? Non sono un vampiro... No. Ahhhhh."

La conoscenza non è mai abbastanza. Se Coltan avesse letto questo articolo di Zweilawyer avrebbe saputo come fare a parare le lame nemiche.
E' importante essere preparati!


Se vuoi saperne di più:
Performance dall'arco da guerra inglese: un articolo del Duca Carraronan sull'uso dell'arco da guerra.
Monkey Island: una serie di insulti da guerra.

Credits:
Nekomancerz:autore dell'immagine Gunslinger -Two Shots è proprietario del rispettivo copyright. L'opera in questo articolo è stata utilizzata con il suo consenso.



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