I bravi ragazzi non scelgono mai
Scegliere: non c’è niente di più entusiasmante.
Non sto parlando delle scelte banali. Sto parlando delle scelte difficili: quelle che ti fanno sudare freddo.
Finché non hai bisogno di scegliere è facile essere un bravo ragazzo. E nella fiction le cose facili non piacciono...
Partiamo da un film: "La scelta di Sophie".
Sapete che Meryl Streep molti anni prima di partecipare a : "Il diavolo Veste Prada" aveva vinto un oscar in un film che si intitola “La scelta di Sophie”?
In questo film interpretava una donna (Sophie... appunto) che aveva due figli e si trovava di fronte a una scelta: i nazisti la costrinsero a decidere quale dei due avrebbe voluto salvare.
In altra parole significa che doveva decidere quale figlio uccidere.
Questa è una scelta difficile.
Spesso alla gente non piace scegliere. Preferiscono optare per l’ovvio, seguire le regole standard, fare quello che fanno gli altri.
In altre parole a molte persone piace essere libere dalla responsabilità. Si accontentano. Dopotutto le scelte sono cose difficili...
Questo non è scegliere, è fare parte di un branco.
Per carità, non c'è niente di male. Almeno, la maggior parte delle volte è giusto stare dalla parte del branco e 'seguire le regole'.
Ora… parlo con te che hai provato a scegliere nella tua vita. Le scelte sono sempre complesse, impegnative e mai ovvie. Ma spesso le scelte giuste cambiano la vita.
Jack Bauer è pronto a morire, a uccidere e a torturare per difendere i cittadini americani. E talvolta gli capita di dover scegliere se lasciar morire degli innocenti per salvarne altri… in certi casi i suoi valori lo spingono perfino a tradire i compagni.
Prendiamo un esempio da evitare:
A volte nella fiction i personaggi NON scelgono, le cose capitano e basta (vedi Bella in Twilight).
Altre volte i personaggi scelgono la cosa ovvia. Nihal di Licia Troisi ad esempio si ritrova dover scegliere tra i buoni e deboli ribelli o il potente e malvagio tiranno. I buoni erano BUONI e i MALVAGI erano malvagi. La scelta era semplice, gli schieramenti molto chiari.
Queste situazioni sono state viste e straviste in tutte le salse nel fantasy moderno (ehi, Frodo, cosa stai facendo con quell'anello?).
Ormai il pubblico vuole qualcos'altro. Certo, nel passato sono state create molte belle storie basate sulla morale lineare, come la prima trilogia di guerre stellari (la prima uscita ;-)), ma oggigiorno mi sembra che le scelte morali difficili siano molto più richieste.
Tra l'altro un buon antagonista non è per forza cattivo. Deve solo possedere la forza di ostacolare il desiderio del protagonista mentre quest'ultimo deve lottare per qualcosa contro qualcos'altro. Non abbiamo bisogno di un paladino della luce contro il signore delle tenebre...
Vic Mackey è un poliziotto corrotto. Sfrutta gli spacciatori per guadagno personale...tortura, inventa prove false, mente. Ma si impegna per difendere i più deboli ed è pronto a sacrificarsi (e a sacrificare anche gli altri) per difendere gli amici.
Le situazioni dove un personaggio compie una scelta sono le più coinvolgenti.
Prova a pensare all'eroe che si trova di fronte alla scelta tra:
- salvare un orfanotrofio
- sacrificare se stesso
Qualsiasi eroe buono sceglie la prima... ma proviamo a scegliere tra:
- salvare la moglie che l'eroe ama
- vendere i suoi amici al cattivone che lo sta ricattando
Be', la scelta è molto più interessante, ma anche qua siamo di fronte a due scelte certe, proviamo ad aggiungere l'incertezza:
Servono 5 litri del sangue del protagonista per creare una medicina e salvare l'intera nazione, ma a sua figlia serve una trasfusione.
- dare tutto il sangue subito alla nazione: morirà dissanguato, ma salverà tutti e sua figlia forse morirà
- dare sangue alla nazione a rate, morirà di certo qualcuno, ma salverà tutti gli altri e sua figlia forse morirà
- dare il sangue prima alla figlia e poi il resto alla nazione: sua figlia vivrà, ma molti moriranno
La scelte nella vita sono difficili. Nella fiction le scelte del personaggio devono essere ancora più difficili.
Bene e male in passato venivano affrontati come concetti semplici. Ma fare del bene è dannatamente complesso e tutte le forze in gioco si sentono spesso dalla parte del giusto... e con motivi reali, non perché sono idioti maniaci.
Vic Mackey, Jack Bauer e Geralt di Rivia sono costretti a compiere delle malvagità per evitare che accada qualcosa di peggio (escluso Vic, lui a volte lo fa solo per interesse personale), il bello è che a volte devono compiere gesti orribili senza sapere se alla fine questo sacrificio sarà vano oppure no...
Ma di personaggi ambigui moralmente ce ne sono tantissimi ormai e per questo penso che il pubblico li apprezzi molto. La profondità di questi caratteri può variare da Nico Bellic (costretto a compiere crimini e a uccidere) fino a Doctor House che si limita a violare le regole di buona educazione (per sfizio personale) e quelle burocratiche (per salvare i pazienti).
La mia opinione è che la società si sia evoluta. Il cavaliere senza macchia sembra un ipocrita, un falso. E una persona che legge la fiction vuole più realtà nella finzione. Quindi noi storyliner dobbiamo soddisfarli...
Chi ha la coscienza pulita vuol dire che non la ha mai usata.
Una mia amica
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