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Cinque modi per far ricordare un personaggio


Ti sei mai chiesto come rendere unico un personaggio? Hai mai voluto creare un protagonista che rimanga impresso nella mente?

Non è facile, ma potresti usare un marker per semplificarti le cose.

I marker sono molto utili per aumentare la risonanza del tuo personaggio. Il concetto è lo stesso che ha usato Pavlov nei suoi esperimenti per ancorare un elemento a una reazione emotiva.

Hai mai visto qualcuno con una cicatrice a forma di saetta sulla fronte? Se hai letto il libro (o visto il film) basta mostrare questo dettaglio per ricordarsi di Harry Potter.
Questo marker richiama istantaneamente al tuo cervello tutte le informazioni che conosci su Harry e associa perfino le emozioni legate a lui.

In pratica basta inventare un marker (legandolo a un personaggio) e ogni volta che lo riproporrai creerai una reazione automatica molto utile: aumenterai l'impatto del personaggio ed eviterai di dover rispiegare o ridescrivere tutto.
Sarà una specie di riassunto incorporato.

Marker = Elemento distintivo rispetto al resto del cast

Tieni solo presente che sarebbe meglio fondere il marker alla storia principale.

Infine, se un marker individuale non ti basta, puoi anche creare marker di gruppo.
Ad esempio un sindacato di pirati dalla gamba di legno: in quel caso il marker (la gamba di legno) vale per l’intero gruppo, e non solo per uno di loro.
Quando il pubblico noterà un uomo con la gamba di legno penserà che è arrivato uno del sindacato .

Ora che abbiamo visto gli elementi di base possiamo passare a dare un'occhiata alle cinque tipologie di marker.

1 Marker fisico:

I più semplici da ideare e utilizzare sono le ‘stranezze’ fisiche. Avere un braccio solo, una gamba di legno, un terzo occhio, i capelli viola o qualsiasi altra modifica renderà il personaggio facilmente identificabile.
Questo è l’esempio della cicatrice di Harry Potter.

2 Marker soprannome:

Usando un soprannome si riesce a dare qualcosa di speciale al personaggio. Alla fine solo le persone che si notano possono ottenere un soprannome conosciuto. Spesso il soprannome si lega a uno degli altri marker e lo sottolinea. Come ad esempio il pirata Barbanera.

3 Marker equipaggiamento:

Un altro segno distintivo può essere una parte unica dell’equipaggiamento.
Come marker di gruppo puoi usare un simbolo di appartenenza.

Enterprise

Questo tipo di marker può diventare un elemento importante della storia, infatti se vuoi procedere in questo senso puoi rendere il marker funzionale e necessario alla storyline.
Pensa a cosa hanno fatto quelli della ubisoft quando hanno creato il guanto del principe di persia:

Prince_of_persia_character

Questo guanto non si limita a richiamare il personaggio, è anche un elemento portante della storyline. E non solo, potrebbe aiutare perfino ad approfondire il background del personaggio (Dov’è che il principe lo ha preso? Come mai ci è affezionato?).

4 Marker abilità:

Il personaggio potrebbe essere l’unico essere umano in grado di scagliare insulti risonanti™. Un’abilità che permetterebbe di riconoscerlo in mezzo alla folla.
Ma potrebbe anche essere al contrario un handicappato. Così quando mostri una sedia a rotelle vuota o un ospedale per disabili il pubblico si aspetterà il personaggio in scena (vedi John Locke di Lost) e si farà delle aspettative anche su cosa può e non può fare.

Un altro marker di questo tipo è il modo di parlare. Puoi proporre un personaggio sgrammaticato o uno che ha l’abitudine di continuare a ripetere Eureka!

Un appunto personale...
Io sono contrario all’uso dei dialetti perché costringono lo spettatore a tradurli, rallentando lo scorrimento della storia. Dato che esistono miriadi di altri marker io li eviterei o quantomeno li adotterei con parsimonia.


Eppure… l’hobbit che parla milanese piace sempre.

5 Marker manierismo:

L’ultimo tipo di marker che voglio mostrarti è il manierismo. Questo marker si compone di due parti: un evento che lo fa scaturire e una reazione di comportamento.

Sono gli atteggiamenti tipici del personaggio. Ad esempio potresti usare Coltan: l’elfo che si mangia le unghie ogni volta che lo obbligano a stuprare un'orchessa vergine.

In questo modo quando il lettore vedrà un elfo mangiarsi le unghie penserà:

  1. Coltan è in scena
  2. Una vergine orchessa sta per essere stuprata.

Vogliamo vedere un personaggio che trabocca di marker?

Eccolo qua:

Geralt di Rivia

Geralt ha capelli e carnagione diversa dal normale, viene chiamato con il soprannome di Lupo Bianco (legato all'aspetto fisico e al carattere solitario). I suoi occhi gli permettono di vedere al buio grazie alle pupille verticali come quelle di un gatto. Indossa un amuleto magico, simbolo d'appartenenza ai Witcher, e possiede una spada d’argento creata appositamente per uccidere i mostri. Ha un modo di combattere personale tipico da Witcher.
Infine ha l’abitudine di portarsi a letto donne di tutte le razze. Quindi... quando Sapkowski ci mostra una ninfa eccitata uno si aspetta di vedere in giro Geralt.

Avvertenze:
Se utilizzi troppi personaggi pieni di marker corri il rischio di far confondere l'ambientazione con quella di un circo.

Ehi… se questo è il tuo obiettivo allora va benissimo. Anzi, in quel caso potresti rendere il personaggio unico in quanto è l’unico che non ha neanche un marker. Più o meno come hanno fatto nella serie televisiva Carnivalè, dove il protagonista è uno dei pochi senza marker fisici.

Carnivale
Il nano, la donna barbuta e tutti i loro allegri compagni...

Vuoi metterti alla prova? Allora trova al risposta a questa domanda: c'è un altro marker evidente sul principe di Persia, qual è e di che genere è questo marker?

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