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Prima di tutto voglio ringraziarti di essere qua e ti faccio i complimenti per tutto quello che hai imparato finora, partecipando a Fantasy Eydor. Adesso, se hai letto gli articoli precedenti avrai certamente notato che parlano perlopiù di tecniche.

Ebbene... uno storyliner sa che le tecniche non bastano. Non bisogna mai trascurare le proprie emozioni. Al contrario, è importante saperle coltivare e utilizzarle insieme alle tecniche.
Non siamo alla catena di montaggio: creare storie è un processo creativo e sai benissimo che la ispirazioni sono influenzate da come ti senti in certi momenti.

Quindi, per prima cosa, da buon dottore, voglio aiutarti a combattere uno dei peggiori limiti presente in noi italiani:

L’arroganza cieca

Secondo me, questa epidemia è stata creata dai miti messi in giro da  Gabriele D’Annunzio. Spesso qua in Italia vorremmo diventare come lui, vantarci di noi ed essere mitizzati dai nostri simili come se fossimo dei superuomini.
Per essere più chiaro, non voglio dire che lui ha abbia sbagliato. Era perfetto per i suoi tempi. Tra l'altro...

...lo sapevi che...

... come dice anche wikipedia (verso la fine del paragrafo "Gli anni di formazione")...
La pubblicazione del primo libro di D’Annunzio (intitolato Primo Vere) fu finanziata da suo padre.
Per aumentare le vendite Gabriele diffuse false notizie: disse in giro che ERA MORTO! Lui si che era un genio.

...ma Gabriele viveva in un periodo in cui i mezzi di comunicazione erano controllati e si poteva sentire una sola campana: quella dei mass media.

Come sostiene Seth Godin i vecchi mass media oggi stanno morendo. Un tempo i mediocri potevano presentarci i loro prodotti con il marketing di massa e nessuno poteva criticare. Nessuno aveva i mezzi per contraddirli... tranne chi aveva abbastanza soldi per pagare un canale televisivo.

Potevano essere ignoranti e produrre schifezze… ma se avevano uno spot pubblicitario allora i consumatori compravano.
Le persone, consciamente o inconsciamente, hanno iniziato a pensare che apparire straordinari fosse più importante che Essere straordinari (lo sanno tutti ormai).

Ma ora le cose sono cambiate.

mediocrity

Insomma… basta guardare l’orologio: sembra che sia passato un secolo.
E’ ora di rendersi conto che cercare l’approvazione della società o desiderare che gli altri ci riconoscano come ‘i migliori’ mostra solo la nostra debolezza.
Se ci vantiamo (gli ipocriti riescono perfino farlo simulando l'umiltà) ci rendiamo solo ridicoli.

Purtroppo questa malattia non ha colpito solo le grosse società che continuano a produrre libri o film mediocri. Ha colpito ognuno i noi.
Soprattutto gli storyliner! Le persone che hanno scritto qualcosa e pensano di essere geni incompresi.

Autore incompreso:
No, io non sono arrogante! Non mi interessa apparire. Ma se uno non vede che il mio lavoro è bellissimo allora è un idiota.

Strano… risponderei io. In una società flagellata dalla cieca arroganza sarebbe un caso molto raro. Ma io da buon dottore devo controllare bene.
Andiamo a valutare i sintomi di questa malattia.
Per ora ho riscontrato uno o più dei seguenti elementi sia nel pubblico sia negli storyliner:

- Utilizzare la AUTORITA (propria a o altrui) per difendere un’opera, senza fare NESSUN riferimento a contenuti.

Esempio fittizio: “Io ho una laurea in lettere, lavoro in un’importante casa editrice e ho per forza ragione."

Esempio tratto da un commento di Nihal della Terra del Vento su IBS:

Enrico
Sinceramente non capisco perché si debba criticare così un libro… Certo non si può paragonare una giovane scrittrice a Tolkien, ma se una casa come la Mondadori ha dato fiducia a Licia Troisi probabilmente sarà perché in lei ha riscontrato del talento non credete? [...]
Voto: 5 / 5

- Utilizzare la RIPROVA SOCIALE per difendere un’opera, senza fare NESSUN riferimento a contenuti.
Esempio fittizio: "i miei amici lo hanno letto e mi hanno detto che è bello, se non ti piace vuol dire che non capisci un cazzo."
Esempio tratto da un commento di Nihal della Terra del Vento su IBS:

acquarius
Posso dire che e uno dei libri più belli mai letti degli autori di fantasy italiani e una critica la voglio fare a quelli che hanno dato voto basso e dirvi se quasi tutti hanno dato voti alti ci sarà un motivo no ?posso solo dire una cosa per chiudere rileggetevi il libro e fate andare il cervello forse ne avete fatto andare poco la prima volta
Voto: 5 / 5

Quelli che dicono TANTE VENDITE = LIBRO DI QUALITA’ stanno mentendo: fingono che il marketing e la distribuzione non centrino nulla con le... appunto... TANTE VENDITE.

- Qualcuno attribuisce importanza addirittura alle fan impazzite (IMPEGNO COERENZA).
Avete mai sentito parlare del concetto IMPEGNO COERENZA descritto da Robert Cialdini. In pratica le persone sentono il bisogno di essere considerate coerenti con quello che hanno detto o fatto in precedenza.
Prendiamo la tipica fan: ha SCELTO il libro, lo ha PAGATO ed infine ha USATO IL SUO TEMPO per leggerlo. Dire che il libro era brutto andrebbe in contrasto con questi 3 comportamenti precedenti.
Questo vuol dire che se leggete (e a maggior ragione se lo scrivete) un libro vi sarebbe più naturale difendere il fatto che il libro è bello.
Se poi questa fan partecipa a una discussione e prende la DIFESA di un libro orribile è ovvio che non si smuoverà più dalla sua opinione. Cialdini ha dimostrato questo: gli esseri umani hanno paura di venire etichettati ‘incoerenti’ o ‘inaffidabili’, e vogliamo evitare a tutti i costi questo rischio.

L’arroganza cieca ci limita: evita di farci imparare qualcosa di nuovo.

bimba_che_piange
Ecco: questa è la bambina che c’è in tutti noi. Lei non vuole sentirsi dire che ha sbagliato!

Bene… e ora?
Oh… vuoi una cura…
Se vuoi una cura sei dal dottore sbagliato.
Io preferisco tenere sostenere la tua arroganza. Anzi, di più. Voglio che la coltivi, perché se desideri veramente migliorare come storyliner arriverai a livelli dove ti servirà credere in te stesso.
Dovrai affrontare tempeste di ogni genere, e quando sarai solo sulla tua barca con tutto il mondo che ti dice: “stai sbagliando”, “torna indietro” o “se ci affronti perirai nell’oceano dell’oblio” ti servirà la tua arroganza, ma dovrai farle aprire gli occhi.
Dovrai essere così arrogante da riuscire a trascurare gli insulti e le persone che vogliono solo scoraggiarti. Ma dovrai essere forte… e ascoltare il messaggio che ti dicono indipendentemente da COME te lo dicono. Può darsi che in mezzo agli insulti troverai qualcosa che ti farà migliorare. Devi essere così arrogante da ammettere i tuoi errori senza badare alla piccola bambina dentro di te che ha paura di non essere accettata.
Sii forte.
L’arroganza si è evoluta, anche lei deve imparare ad ascoltare la critica.

Quindi… ecco la tua prognosi:
Invoglia la critica senza badare agli insulti.
Le persone in disaccordo con te sono quelle da cui puoi imparare di più.
Affronta tutti con coraggio, dimostra che hai la forza di essere corretto anche di fronte al peggiore degli sciacalli.

…ehi… non dimenticare di divertirti e divertire. Altrimenti tutto perde il suo senso.

Avvertenze:
- Le regole della persuasione descritte da Cialdini sono 6. Io ne ho descritte solo 3 perché sono quelle proprie degli storyliner. Ho trascurato la SIMPATIA (preferiamo le cose simili a noi, quindi preferiamo scrittori italiani a stranieri) e la RECIPROCITA' (io ti faccio una bella recensione così tu mi ricambierai) che ritengo un problema solo del pubblico e della critica, nonché la SCARSITA' (fate in fretta a comprare, questa offertà scadrà tra due giorni!) utile solo a fini di marketing.
- Quando esprimete un giudizio giustificatelo senza usare solamente le regole della persuasione. E' più corretto e utile sia per voi sia per chi lo legge.


Credits:
Le armi della persuasione. Come e perché si finisce col dire si
, di Robert B. Cialdini su Libreria Universitaria.
Il blog di Seth Godin sul marketing del mondo moderno.
GapingVoid di Hugh MacLeod, da cui ho tratto la prima vignetta.



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